Centro Studi del Paesaggio / Progettare dopo il Covid: tutto cambia – niente cambia

Progettare dopo il Covid: tutto cambia – niente cambia


Il 24/09/2020
Casa Ceretti - Via Roma 42 Verbania

Non è mai facile, metodologicamente, leggere e commentare il presente. Visto l’impatto della pandemia in corso, il periodo attuale esige comunque da parte degli specialisti e professionisti del campo della progettazione un’analisi e delle risposte rapidi. Va anche sottolineato che la situazione odierna è certo inattesa, ma non radicalmente nuova. Malattie e infezioni e la loro difficile gestione sono un filo conduttore della storia umana, senza dimenticare il fatto che la nascita delle società moderne – e anche dell’urbanistica moderna – è stata influenzata direttamente dalle grandi crisi epidemiologiche del passato.

Cosa vuol dire, quindi, progettare paesaggio, territorio, architettura, in tempi di chiusura e distanziamento sociale? A quali esigenze gli spazi devono adattarsi e come possono coniugare le nuove alle vecchie istanze? Che politiche si possono mettere in atto per accompagnare un processo di cui non è dato sapere il tempo limite?

Gli interventi intendono analizzare in modo aperto e critico questa tematica da diverse prospettive, cercando di toccare alcuni dei punti più salienti della riflessione.

Come è cambiata e sta cambiando la vita privata, delle famiglie e dei singoli, e come il progetto di architettura e di paesaggio risponde a questo cambiamento?

In che modo si stanno evolvendo le relazioni con gli altri e con il contesto in cui si vive?

Il lavoro e la produzione hanno bisogno di definirsi in funzione di nuovi standards e nuovi spazi?

 

RELATORI

Michael Jakob. Professore di Lettere Comparate all’Università di Grenoble, insegna storia e teoria del paesaggio a hepia – Haute école du paysage, d’ingénierie et d’architecture, Ginevra, al Politecnico di Milano e all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Dirige la rivista internazionale Compar(a)ison e la collana “di monte in monte” (Edizioni Tarara’). Ha pubblicato di recente Sulla panchina (Einaudi 2014), Ritorno a Ermenonville (Tarara’ 2014), The swiss touch in landscape architecture (Ifengspace, Pechino 2015) e Cette ville qui nous regarde/ dall’alto della città (b2, Parigi 2016 / LetteraVentidue, Siracusa 2017).

Antonio E. Longo (Milano 1966), Architetto e dottore di ricerca in urbanistica, è professore associato di Urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Ha svolto attività di ricerca in Germania sui temi del progetto degli spazi aperti e del paesaggio moderno e contemporaneo. Come progettista, è stato collaboratore e responsabile di diversi piani urbanistici, anche in qualità di socio fondatore e consulte scientifico di Ubistudio srl (dal 2007). Ha partecipato ed è stato responsabile a numerosi progetti di ricerca sviluppati presso il Politecnico di Milano. Dal 2000 è stato docente di disegno per l’urbanistica, di progettazione urbanistica, di progettazione del paesaggio, mentre dal 2016 fa parte del collegio dei docenti del dottorato internazionale in Urban Planning Design and Policy.

Antonio De Rossi, architetto e PhD, è professore ordinario di Progettazione architettonica e urbana e direttore dell’Istituto di Architettura montana e della rivista internazionale «ArchAlp» presso il Politecnico di Torino. Tra il 2005 e il 2014 è stato vicedirettore dell’Urban Center Metropolitano di Torino. Ha al proprio attivo diverse realizzazioni architettoniche e progetti di rigenerazione in territorio alpino, con cui ha ottenuto premi e riconoscimenti. E’ curatore del libro collettivo Riabitare l’Italia (Donzelli 2018), e con i due volumi La costruzione delle Alpi (Donzelli, 2014 e 2016) ha vinto i premi Mario Rigoni Stern e Acqui Storia.

Martino Petrozzi, docente presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio, si diploma in Architettura al Politecnico di Losanna e nel 1997 apre uno studio a Lugano. Nel 1999 e nel 2006 riceve un riconoscimento nell’ambito del premio Architettura Contemporanea Alpina. Nel 1999 lavora due mesi a Rio de Janeiro con Oscar Niemeyer e incontra a Montevideo Eladio Dieste. Nel 2007 riceve il premio SIA-Ticino. Ha tenuto conferenze presso le Università di Tucumán (Argentina), Mexicali (Messico), Nanjing (Cina), Johannesburg (Sudafrica), Al Ain (Emirati Arabi Uniti) e Ginevra.

Paesaggista e urbanista, Sacha Lenzini ha assunto la gestione di ESAJ – Ecole Supérieure d’Architecture des Jardins et des Paysages – ESAJ di Parigi – alla fine del 2019 al fine di implementare una nuova scuola di pensiero paesaggistico ispirata al lavoro di Gilles Clément e rivedere i fondamenti della formazione paesaggistica. Allo stesso tempo lavora come paesaggista a Parigi presso lo studio MUGO, dove ha sviluppato progetti per spazi pubblici, aree naturali e zone umide.

Maria Cristina Petralla, architetto, architetto del paesaggio ed ingegnere, attualmente lavora principalmente a Parigi e in Francia con lo studio MUGO. Si occupa del progetto paesaggistico a diverse scale e della gestione/integrazione degli aspetti legati al paesaggio nei grandi interventi architettonici e urbani. Ha lavorato con aziende italiane, portoghesi, australiane, danesi e francesi. Collabora e ha tenuto interventi presso diverse università italiane e straniere.

Convegno organizzato in collaborazione con L’ordine degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori delle province di Novara e VCO

La partecipazione al convegno riconosce nr. 3 CFP

per Ordine Architetti – iscrizione su IMATERIA

nr. max partecipanti in presenza (solo per gli Architetti): 35 

disponibile anche in modalità webinar al link: https://attendee.gotowebinar.com/register/3941456025508062733

info iscrizione: architetti@novara-vco.awn.it

Sarà allestita la Mostra ATTRAVERSO LE ALPI: UN RACCONTO FOTOGRAFICO DELLE TRASFORMAZIONI DEL PAESAGGIO ALPINO

a cura dell’Associazioni Architetti Arco Alpino AAA con Ordine degli Architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori delle province di Novara e VCO.

(nr. 1 cfp per gli Architetti in autocertificazione)